Cosa fare in caso di colpo d’aria? E quanto dura un colpo d’aria? Sono queste le domande che si pone chi, magari a causa di uno sbalzo termico, inizia a manifestare dei dolori articolari e muscolari.
Ed ancora, quanto dura un colpo d’aria all’occhio? E quanto dura un colpo d’aria alla schiena?
Molte parti del nostro corpo, infatti, possono essere soggette al colpo d’aria ragion per cui non c’è un limite fisso sul quanto dura in effetti un colpo d’aria in virtù del fatto che i sintomi ed i successivi fastidi possono manifestarsi per un tempo variabile anche in relazione al soggetto. Ho preso un colpo d’aria, che fare?
Oppure ho preso un colpo d’aria all’occhio, oppure ancora ho preso un colpo d’aria alla schiena, ma siamo sicuri? Questo perché occorre anche essere in grado di riconoscere il colpo d’aria ed i relativi sintomi.
In primis c’è da dire che molte persone, rispetto ad altre, sono maggiormente esposte al rischio di colpo d’aria anche in ragione di quello che è lo stile di vita ed il comportamento quotidiano.
Colpo d’aria agli occhi
Basti pensare, per esempio, a chi pratica spesso sport all’aria aperta, a livello amatoriale come agonistico, oppure a chi si sposta spesso in moto o con il motorino. In tal caso il rischio è quello del colpo d’aria agli occhi che può durare pochi giorni a patto però di prendere le dovute precauzioni e le necessarie cautele.
Nello specifico, i principali sintomi del colpo d’aria agli occhi sono rappresentati dal dolore al tatto e da un palese rossore alle parti basse del bulbo oculare che, se effettivamente gli occhi sono stati soggetti agli sbalzi di temperatura ed agli effetti del vento, non vanno confusi in ogni caso con quelli causati da alcuni tipi di allergie.
Colpo d’aria alle orecchie
Gli stessi discorsi si possono fare per il colpo d’aria alle orecchie che può portare a dolori al padiglione auricolare. In relazione all’entità del colpo d’aria, i dolori alle orecchie possono essere ad intermittenza fino a diventare poi acuti.
Anche in questo caso basta qualche giorno per far passare il colpo d’aria alle orecchie, ma se i fastidi sono diffusi, e vanno pure ad interessare la masticazione e la deglutizione, allora è bene rivolgersi ad un medico che al bisogno potrà eventualmente prescrivere al paziente pure un farmaco antidolorifico.
Colpo d’aria al collo
Il collo è una parte del corpo che è tra le più esposte in caso di colpi d’aria. In particolare, ad essere colpiti sono i muscoli che a causa delle correnti d’aria fredda tendono a raffreddarsi portando poi a sentire il dolore in quanto tendono subito a contrarsi. In particolare, quando il colpo d’aria va ad interessare il collo spesso oltre ai problemi alla cervicale si ha pure il torcicollo.
Con la dovuta cautela, ed evitando quindi l’esposizione a correnti d’aria ed a sbalzi di temperatura, tutto passa poi nel giro di pochi giorni e senza tra l’altro lasciare degli strascichi.
Colpo d’aria alla spalla
Arriva e poi se ne va, con la dovuta cautela quando si manifesta, dopo pochi giorni insieme al torcicollo.
Stiamo parlando del colpo d’aria alla spalla che è allo stesso modo si registra di frequente quando d’inverno come d’estate non ci si veste in maniera adeguata. In particolare, i colpi d’aria in inverno sono in agguato quando ci si veste troppo leggeri, mentre in estate, vestendosi troppo, è l’eccessiva sudorazione che di norma è il peggior nemico, e che ci rende maggiormente soggetti ai colpi d’aria.
Ed allora, per il colpo d’aria a collo e/o spalla d’inverno si raccomanda un po’ di riposo e di attenzione e cautela in più evitando di spostare e/o trasportare oggetti che sono particolarmente pesanti. Inoltre, contro il colpo d’aria a spalla e/o collo d’inverno si può applicare, sulle parti dove si avverte dolore, un panno caldo.
D’estate invece come rimedio si può optare per un impacco freddo specie se il colpo d’aria ha generato un trauma e/o un principio di infiammazione. In questo modo nell’arco di massimo un paio di giorni ogni fastidio dovrebbe definitivamente sparire.
Colpo d’aria alla gabbia toracica
Non sono inoltre rari i casi in cui certi soggetti esposti ai colpi d’aria soffrono spesso durante l’anno, in particolare in corrispondenza dei cambi di stagione, di vere e proprie fitte alla gabbia toracica.
Trattasi, nello specifico, dei cosiddetti dolori intercostali con l’escursione termica che, tra l’altro, può andare in certi casi ad amplificare dei dolori che sono già presenti.
Se il colpo d’aria alla gabbia toracica si verifica d’inverno, allora per far passare tutto nell’arco di pochi giorni è bene tenere sempre la parte interessata al caldo tenendola coperta. Durante i giorni di cautela necessari, inoltre, è bene evitare di fare sforzi altrimenti potrebbe aumentare la percezione delle fitte.
Colpo d’aria alla schiena
Come per il colpo d’aria alla spalla, al collo ed alla gabbia toracica, pure il colpo d’aria alla schiena di norma si risolve da solo nell’arco di 3-4 giorni al massimo. Pur tuttavia, in certi casi lo sbalzo di temperatura è stato così ampio che il colpo d’aria alla schiena porta a quello che classicamente viene definito come il colpo della strega. In tal caso, allora, cosa fare?
Ebbene, per accelerare la guarigione da colpo d’aria alla schiena, e da conseguente colpo della strega, basta la cautela e la pazienza da associare ai massaggi in tutte quelle parti dove i muscoli sono rimasti contratti.
Così come sono d’aiuto i bagni caldi in quanto agevolano il rilassamento della muscolatura. Ed il tutto fermo restando che, se il dolore persiste, è bene consultare un medico che, eventualmente, potrà prescrivere l’uso di una pomata locale oppure, se proprio il dolore è diventato acuto, l’assunzione sempre dietro prescrizione medica di un antinfiammatorio per via orale.
Colpo d’aria prevenzione
E per il futuro, al fine di prevenire i colpi d’aria, è bene ricordarsi che i rischi maggiori si corrono accedendo a quegli ambienti che sono fortemente climatizzati, dagli uffici ai centri commerciali, in quanto rispetto all’ambiente esterno spesso la differenza di temperatura varia di circa 10 gradi e spesso fino a ben 15 gradi con tutto quel che ne consegue.
Hai detto un sacco di cose ma non cio che si chiede nel titolo: AHOOOO’ QUANTO DURAAA?!?!?
io non capisco una cosa, spesso d’estate facendo le pulizie di casa sudo e una corrente d’aria creata da più finestre aperte mi fa venire la tosse, perché mi chiedo? possibile che basti un po’d’aria estiva (calda) per darmi questi problemi? è vero che sono sudato ed in quel modo mi raffreddo però non riesco a capire come possa creare dei problemi l’esposizione per 1 minuto o 2 a queste correnti